20 aprile 2011

Progetto"Italia 150: un'occasione per ricordare il futuro del Paese"

Nell'ambito del progetto: "ITALIA 150: un'occasione per ricordare il futuro del Paese" gli alunni della scuola G. Plana, con la guida dei loro insegnanti, hanno ricostruito la storia della loro scuola e quella del personaggio a cui è intitolata.

La nostra scuola

La nostra scuola venne intitolata a Giovanni Plana con Regio Decreto del 27 Agosto 1883,quando era ancora parte dell’Istituto Tecnico avente come sede il Convitto Nazionale. Nel 1887 divenne Scuola Tecnica di grado inferiore ad orientamento commerciale e nel 1889 divenne scuola governativa di terza classe.

Nel dopoguerra prese il nome di “Scuola Complementare”(1924) e venne collocata nell’ala dell’edificio scolastico Dante Alighieri fiancheggiante la Caserma dei Carabinieri.

Nel 1933 la scuola assunse la nuova denominazione di “Avviamento Professionale Commerciale”,con intitolazione a Giovanni Amedeo Plana, mentre cinque anni dopo, nel 1938, essa accorpò il corso annuale, poi fattosi biennale.

L’accresciuto numero di alunni, portò all’edificazione di un nuovo braccio di fabbricato in ampliamento delle Scuole elementari Dante Alighieri sul lato di levante che fronteggia le case operaie della Società Operaia di Mutuo Soccorso.

Nel 1962 fu abolita la scuola di Avviamento Professionale e, di conseguenza, la scuola media rimase l’unica scuola a cui accedere dopo le elementari. Da allora si parla infatti di scuola media unificata.

Dalla fine degli anni Novanta, la Scuola Media Plana è anche sede del CTP (Centro Territoriale Permanente) per l’istruzione e la formazione in età adulta eredi dei corsi delle 150 ore (corsi per studenti lavoratori) e di Alfabetizzazione nati nel 1973.

(Fonte: F. Bernini: “Baratta, un passato che vale il futuro” CEO)



Giovanni Plana

Nacque a Voghera l’8 novembre del 1781. Fu tra primi nella scuola politecnica di Parigi; dal 1812 ebbe cattedra di calcolo sublime nell’Università di Torino. Successe al suo maestro Lagrang nella direzione dell’Osservatorio astronomico; da Carlo Alberto ebbe il titolo di Barone; e dal 1848, Senatore del Regno.

Morì a Torino il 20 gennaio del 1864, e nel Camposanto gli fu innalzato un monumento, opera dello scultore Albertoni.

Sommo matematico ed astronomo di rinomanza universale; nel 1832 donava all’Europa la teorica della luna con la sua opera: Théorie du mouvement de la lune. Numerosissimi i suoi lavori, perché studiò e scrisse per tutta la vita.

F. Orlando



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